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LACUS, lo spettacolo del video mapping scrive la storia sullo skyline di Lesina


Descrizione

LACUS, lo spettacolo del video mapping scrive la storia sullo skyline di Lesina

Hermes Mangialardo ha incantato il pubblico della prima edizione dell’evento della terra dei laghi

Naso all’insù e in alto gli smartphone sul lungolago di Lesina: sullo skyline scorre la storia del comune lagunare. È la magia del video mapping di “LACUS, la terra dei laghi”, evento organizzato da PugliaIdea, promosso dal Comune di Lesina in collaborazione con il Comune di Cagnano Varano, co-finanziato dal Parco Nazionale del Gargano, con il contributo della Regione Puglia.
Ogni luogo, ogni paesaggio, ogni edificio può essere guardato ogni volta con occhi diversi, e può restituire ogni volta una luce diversa, e una nuova emozione. Da questa considerazione è nata l'idea di proporre uno spettacolo di video mapping al pubblico dell'evento Lacus, ospitato nella terra dei laghi dall’8 al 10 dicembre. Le case sul lungolago, dall’architettura semplice ed essenziale, trasformate in uno schermo per offrire agli spettatori una visione inaspettata ed emozionante, hanno sprigionato luce e suoni.
Il video mapping è firmato dal creativo Hermes Mangialardo. “Il progetto nasce da una chiacchierata con Ester Fracasso e il Sindaco Primiano Di Mauro – spiega l’autore - Non conoscevo Lesina prima di lavorarci e mi hanno raccontato il viaggio, molto affascinante, delle anguille dal Mar dei Sargassi fin qui, e la storia di Lesina che è molto antica, perché il nome Alexina risale agli antichi Greci. Ho cercato di renderla a livello concettuale con un mapping molto fluido, legato all’acqua, inserendo gli elementi più rappresentativi come l’anguilla, il sandalo, l’imbarcazione tipica del lago, provando a trasmettere allo spettatore una sorta di emozione liquida. Le transizioni tra le varie scene sono legate al tema dell’acqua. In quattro minuti, ho cercato di racchiudere storia, immagini e l’essenza del luogo, e spero di esserci riuscito. Un ragazzo mi ha ringraziato perché non conosceva questi aspetti della storia, e per me è stato un grande complimento”.

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