Un conducente investe un gatto e scappa senza prestare soccorso è reato penale
Una signora qualche giorno fa percorreva la strada provinciale che porta da Manfredonia a Foggia, verso le ore 22,00, circa, la donna ha notato un auto che la precedeva e che ha investito un gatto che attraversava la strada. L’auto dunque scappava senza prestare soccorso al povero gatto che rimaneva al centro della suddetta carreggiata.
La donna utilizzando tutte le precauzioni ed attenzioni del caso ha parcheggiato la sua auto sul lato destro della strada ed è scesa prendendo il gattino rimasto paralizzato e cercando di poterlo soccorrere.
A seguito la donna considerando lo stato grave del gattino ha raggiunto una clinica veterinario per cercare di salvarlo, purtroppo, il povero animale è morto a causa della negligenza dell’automobilista che non curante di ciò che aveva fatto ha proseguito tranquillamente la sua corsa.
Questo episodio da una parte, vede il forte senso civico di una cittadina, dall’altra parte si nota la totale mancanza del senso civico e disprezzo alla vita (da intendere per ogni essere vivente) del conducente dell’auto, che in violazione alla Legge ed in particolare all’art 544 del Codice Penale si è reso autore e responsabile dell’uccisione di un animale, rischiando così una sanzione che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni di pena.
Pertanto nel caso si dovesse investire un animale è obbligatorio, per Legge, prestare soccorso per non incorrere in un reato penale.
(Elda Panniello)
