A STEPHAN WINKELMANN IL TROFEO MOTORSPORT PASSION 2023
Per celebrare i 60 anni di storia Lamborghini, il riconoscimento della testata RMCMotori.com a un uomo che ha saputo coniugare la passione per il brand e la capacità innovativa creando posti di lavoro partendo da un sogno chiamato automobile
In occasione delle finali mondiali Lamborghini a Vallelunga, è stato consegnato al presidente e CEO Stephan Winkelmann il trofeo Motorsport Passion 2023. Il premio, istituito dalla testata RMC Motori.com nel 2018 in collaborazione con il comune di Monza e gli assessorati competenti in materia di sport, cultura, marketing territoriale e inclusione sociale, ha voluto premiare l’opera e l’impegno di un uomo che, della passione per il brand Lamborghini, unita a una visione strategica del futuro, ha saputo coniugare i successi industriali con quelli umani, creando posti di lavoro partendo dalla qualità del prodotto, per approdare alle più alte vette dello sport, dal Super Trofeo Lamborghini al WEC che vedrà impegnata la SC63 nel mondiale prototipi della stagione 2024.
Una giuria popolare, formata dai lettori di RMC Motori, e dal comitato direttivo UIGA, Unione Italiana Giornalisti Automotive, ha votato per l’assegnazione del trofeo 2023 a Stephan Winkelmann.
In precedenza il riconoscimento, istituito per la prima volta nel 2018 in occasione degli eventi di Monza Fuori GP, collegati al Gran Premio di F.1, è stato assegnato a personalità di spicco, come l’ingegner Giampaolo Dallara, Stefano Domenicali come CEO di Liberty Media, Andrea Stella, team Principal McLaren o Cristiano Fiorio, marketing manager area sport Alfa Romeo, Antonello Coletta per Ferrari Corse vincitrice della 24 ore di Le Mans, a piloti come Antonio Giovinazzi, Pierre Gasly, Zhou Guanyu, o a personalità del mondo femminile dell’automotive, come la dottoressa Cristina Bombassei, di Brembo o la giornalista Bianca Carretto del Corriere della Sera e
PR come Maria Conti di Maserati.
(Nella foto la consegna del trofeo Motorsport Passion 2023 dal direttore di RMC Motori Paolo
Ciccarone a Stephan Winkelmann)
