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Concorso unico regionale collaboratori amministrativi ASL Puglia




Concorso unico regionale collaboratori amministrativi ASL Puglia

Concorso unico regionale collaboratori amministrativi ASL Puglia

È tempo di bilanci per il comitato idonei collaboratori amministrativi ASL Puglia. Un anno è ormai passato dal termine del concorso unico regionale. In quest'anno molte sono state le aspettative deluse, in primis il muro di gomma della Giunta regionale presieduta da Michele Emiliano e del Dipartimento salute, alle nostre legittime domande.

Molte le speranze tradite in un anno. Solo lo scorso Natale le voci che si rincorrevano dentro e fuori i palazzi del potere della sanità regionale parlavano, al netto della previsione di 160 posti da bando, di un incremento di ulteriori ottanta posti, dovuto in larga parte alla richiesta di adesione alla graduatoria di altre due strutture sanitarie, che avevano nel frattempo annullato i loro rispettivi concorsi per altrettanti posti.

La dotazione minima necessaria entro fine 2023, a detta di tutti ma proprio tutti, compresi i vertici delle ASL, che ora si risentono alla lettura dei nostri comunicati, era di circa 350 posti, oltre a rinunce e dimissioni.

Questi posti sono nel frattempo, soprattutto durante l'estate, evaporati. Ad oggi non è nemmeno terminato lo scorrimento per rinunce e dimissioni dei 248 posti approvati con la pubblicazione della graduatoria nel gennaio 2023. Posti previsti e finanziati con la legge di bilancio 2022. Sono almeno una quindicina, dai nostri calcoli, i posti non coperti. Un blocco ingiusto e ingiustificato.

Da dicembre 2022, nel frattempo, sono proliferate le stabilizzazioni dei contratti a termine degli amministrativi assunti nelle more del concorso. Diverse stabilizzazioni sono legittime, altre sono dubbie e altre ancora sembrano non esserlo affatto.

Addirittura si stabilizzano i contratti a termine con clausola rescissoria automatica alla pubblicazione della graduatoria.

La copertura politica e le spinte in questo senso sono venute soprattutto dai vertici della sanità regionale, come riferito in camera caritatis da diversi manager della sanità pugliese.

Tutto questo è offensivo nei confronti dei giovani che ancora credono e provano ad entrare nella pubblica amministrazione dalla porta principale ovvero partecipando ad un concorso pubblico per titoli ed esami. Del resto è la Costituzione italiana che all'art. 97 afferma che regola generale per l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni è il concorso.

Chiediamo ai sindacati di fare sentire forte la loro voce al tavolo della trattativa regionale, contro i soprusi del Dipartimento salute.

Chiediamo che sia ristabilito quanto meno il principio previsto dalla legge di assumere in maniera proporzionata il nuovo personale attingendo per un 50 per cento alle stabilizzazioni e per l'altro 50 per cento alla graduatoria in essere.

A tal proposito infatti il D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (Testo Unico del Pubblico Impiego), all'art. 35 afferma che l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene tramite procedure selettive, richiamando l'articolo 97 della costituzione. Lo stesso decreto prevede che le pubbliche amministrazioni, nel rispetto della programmazione triennale del fabbisogno, nonché del limite massimo complessivo del 50 per cento delle risorse finanziarie disponibili ai sensi della normativa vigente in materia di assunzioni, possono avviare procedure di reclutamento mediante concorso pubblico, con riserva dei posti a favore dei titolari di rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato che, alla data di pubblicazione dei bandi, hanno maturato almeno tre anni di servizio alle dipendenze dell'amministrazione che emana il bando, ovvero finalizzati a valorizzare, con apposito punteggio, l'esperienza professionale maturata dal personale di coloro che, abbia maturato almeno tre anni di contratto di lavoro flessibile nell'amministrazione che emana il bando.

Abbiamo di recente appreso che il Governo regionale ha autorizzato e destinato un fondo apposito che autorizza i direttori generali delle ASL a bandire concorsi riservati e destinati al personale titolare di contratti a tempo determinato, provvedimento discutibile ed evidentemente necessario a uniformare le procedure di reclutamento alle disposizioni legislative. A tal proposito si sottolinea che anche la giurisprudenza di legittimità definisce il meccanismo di scorrimento della graduatoria “modalità prioritaria di reclutamento del personale della P.A.” (cfr. Cass, civ. – Sez. Lav., n. 2316/2020), piuttosto che preferire la stabilizzazione massiva dei contratti in assenza di scorrimento di graduatoria vigente per medesimo profilo. Esattamente il contratto di quanto dichiaravano soli pochi giorni fa alla Gazzetta i vertici del Dipartimento.

Il Dipartimento salute e l'assessore hanno ignorato completamente che la procedura concorsuale in oggetto rinviene da un Accordo quadro tra Regione Puglia e ASL pugliesi, secondo il quale era necessario per tutte le strutture aderenti al bando di concorso, con capofila l’ASL BT, una graduatoria da cui attingere per esigenza di personale presenti e future. Tale Accordo costituisce titolo di preferenza per gli idonei rispetto alle stabilizzazioni.

Chiediamo anche che sia rispettato il rapporto di uno a uno per i pensionamenti, ovvero per ogni lavoratore in quiescenza ci proceda ad una nuova assunzione.

Ci appelliamo ai sindacati per lo scorrimento della graduatoria, avendo raccolto, in questo anno di attività, solo false promesse e talvolta vere e proprie prese in giro e sfottò, decisamente censurabili, da alcuni membri della giunta regionale.

Ci mobiliteremo su tutti i fronti con presidi e manifestazioni per raccontare la storia di questo concorso, la cui genesi ed evoluzione è un unicum in Italia.

Cosa resta oggi della primavera pugliese e della Puglia migliore ci piacerebbe chiederlo al presidente Emiliano, al suo successore in pectore, prossimo candidato al Parlamento europeo, Antonio Decaro e ai consiglieri tutti di maggioranza che ambiscono ad una ricandidatura, dopo quasi vent'anni di governo della regione?

Luca Lacerenza
Portavoce Comitato idonei collaboratori amministrativi ASL Puglia

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