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Dimensionamento scolastico, tutto rimandato




Dimensionamento scolastico, tutto rimandato

Dimensionamento scolastico, tutto rimandato

Nelle Milleproroghe del Governo nazionale è entrato anche il tanto contestato dimensionamento scolastico, e la notizia ha bloccato la Giunta regionale, che avrebbe dovuto legiferare per il taglio di 58 autonomie scolastiche. Tutto rimandato al prossimo 5 gennaio e, solo per l'anno scolastico 2024/25 la possibilità per le regioni di derogare fino al 2.5% rispetto ai posti assegnati dal decreto interministeriale n.127/2023, senza aumento degli organici. La procedura si è bloccata perché nella tarda mattinata del 27 dicembre, le difficoltà e le contraddizioni in seno alla maggioranza del Governo e alle stesse Regioni di centro-destra, soprattutto quelle al voto nei prossimi mesi, sul tema del dimensionamento sono esplose. Diverse regioni a rischio commissariamento, Lazio, Piemonte, Liguria, Sardegna, e altre che non hanno completato i piani di dimensionamento devono aver creato imbarazzo al Ministro dell’Istruzione il quale, per arginare le rivolte territoriali dei governi locali della propria maggioranza, ha istruito in fretta e furia un articolo inserito nel milleproroghe in corso di adozione. Diverse sono le bozze che circolano al momento e la lettura dei testi normativi reperiti, come in una nota della FLC CGIL Puglia, riduce enormemente le speranze riposte in un primo momento dal personale della scuola pugliese ed è, anzi, abbastanza sconcertante.
Le autonomie scolastiche aggiuntive (il 2,5% della dotazione dei Dirigenti Scolastici per il 24/25, in Puglia potrebbe voler dire 14 autonomie scolastiche in sostanza) sarebbero indisponibili per nomine in ruolo e mobilità (interregionale con ogni probabilità) dei Dirigenti Scolastici. Si tratterebbe nella sostanza, di una riedizione delle deroghe alla soglia dei 600 (abbassata a 500 alunni) che abbiamo avuto sui posti dei Dirigenti Scolastici, negli ultimi due anni, afferma il sindacato.
Posti buoni per mutamenti d’incarico intraregionali (e per reggenze, of course), ma non per quelli interregionali e per assunzioni di dirigenti e DSGA. 2 chicche su tutto il resto (notevole è il contentino alle regioni che hanno già fatto il dimensionamento e/o che non si dovessero avvalere di questa facoltà: due soldini in più per esoneri/semiesoneri dei docenti collaboratori, ma per il solo 2024/25): 1. la misura rappresenta una deroga per il solo 2024/25 (buona per recuperare qualcosina, manco tutto va da sè, in campagna elettorale nelle regioni in cui si vota) e 2. il maggior numero di esoneri/semiesoneri nelle scuole oggetto di dimensionamento si coprirà per metà con una riduzione del MOF (€ 12,5 mln), il fondo che dovrebbe remunerare il personale della scuola “meritevole”, proprio quello che si rende disponibile a svolgere lavoro aggiuntivo. Il piccolo, temporaneo spazio apertosi per il solo 2024/25, deve tuttavia essere colto nella sua interezza dalla Regione Puglia per lenire i danni che si abbatteranno con perdita di organici di personale docente e ATA e di funzionamento generale del sistema regionale d’istruzione.
Per la Provincia di Foggia interessate all'aumento della popolazione scolastica a seguito del dimensionamento sarebbero Orta Nova (1.514 alunni), Torremaggiore (1.453) e Cerignola (1435).
Resta tutto invariato, salvo improbabili capovolgimenti di sorta, per gli altri centri di Capitanata.

(A.B.)

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