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Sanità       Pubblicata il
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Conf.a.e.l. Sanità interviene sul Pronto Soccorso del Policlinico




Conf.a.e.l. Sanità interviene sul Pronto Soccorso del Policlinico

Conf.a.e.l. Sanità interviene sul Pronto Soccorso del Policlinico

Il segretario regionale Conf.a.e.l Sanità dell’Asl, Domenico Brienza e il componente Rsu Silvano Randi aggiornano il seguente stato del lastaria: il girone dell’inferno.
Quanti di noi non hanno avuto un amico, un proprio familiare una madre o un padre in pronto soccorso ad attendere ore estenuanti o intere giornate prima di essere visitato. Abbandonati su una barrella senza coperte per ripararsi dal freddo, senza cuscini dove poggiare il capo, in attesa che arrivi il proprio turno in base al codice di urgenza assegnato. Questa è la reale situazione del pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia.
A documentare la realtà, oltre alle diverse denunce fatte sul web e i giornali negli anni, ci ha pensato la trasmissione "Fuori dal coro" di Mario Giordano su rete quattro, denunciando con interviste a madri con i figli in braccio, da ore in attesa che venissero chiamati e visitati, ambulanze che fanno da navetta dal Deu al vecchio plesso o viceversa. Il caos.
Da ricordare che nel giugno del 2020, quando fu’ inaugurato il nuovo pronto soccorso al Deu con tanto di passerelle di politici locali e regionali, responsabili camici bianchi, dissero a gran voce che la situazione del pronto soccorso di Foggia sarebbe di molto migliorata, che si sarebbe riusciti a far fronte alle esigenze del territorio. Ma a quanto pare a distanza di circa due anni nulla è cambiato. Anzi siamo diventati famosi a livello nazionale come avviene per altre realtà tipo Calabria e Campania, fanalino di coda della sanità italiana.
E' vero che i medici scarseggiano ma è anche vero che negli anni nulla è stato fatto per riorganizzare i pronto soccorso o prendere come modello le regioni del nord, tipo l’Emilia Romagna. Infatti, proprio in questa regione si è pensato bene di potenziare la medicina territoriale, sono stati attivati i Cau "centro assistenza urgenza". Una sorta di punto di primo intervento che fa da filtro per i soli codici bianchi e verdi, con medici di continuità assistenziale e medici di medicina generale e infermieri specializzati in servizio h 24 sette giorni su sette pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi di salute urgenti ma non gravi.
Considerato che ormai da anni esiste quest’enorme problema e disagio per tutti i cittadini della Capitanata specie al pronto soccorso del Riuniti, la scrivente organizzazione sindacale chiede:
- perchè non è stato fatto nulla per migliorare il servizio oltre alle solite chiacchiere e proclami.
- perchè oltre ad investire nel mattone non si è mai pensato ad investire nel personale e nella strumentazione considerato anche che è un’azienda universitaria.
Ricordiamo che per il Deu sono stati spesi all’incirca 60 milioni di euro.
Ci sono responsabilità di affidamenti di incarichi a persone non all’altezza della situazione? è il caso che qualche dirigente salti?
Con questa ennesima missiva ci abbandoniamo a noi stessi e preghiamo il signore di stare sempre bene.
Complimenti al policlinico riuniti.

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