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Ambiente       Pubblicata il
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LA CAPITANATA SCELTA COME PRIMA TAPPA DEL TOUR NZIONALE DI PEFC




LA CAPITANATA SCELTA COME PRIMA TAPPA DEL TOUR NZIONALE DI PEFC

LA CAPITANATA SCELTA COME PRIMA TAPPA DEL TOUR NZIONALE DI PEFC

Sarà Foggia la prima tappa nazionale del Tour Forestale PEFC Italia( Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), cioè il programma che si occupa della valutazione degli schemi di certificazione forestale. Presenze d’eccezione: il presidente di Pefc Italia Marco Bussone, il Segretario Generale, Antonio Brunori e Antonio Nicoletti, responsabile nazionale delle Aree Protette e Biodiversità di Legambiente. L’appuntamento è fissato per domani, a partire dalle ore 16,00 presso il Dipartimento di Agraria di Unifg. In remoto parteciperanno associazioni, imprese e cooperative di tutta Italia, interessate alla Pianificazione e Certificazione Forestale. PEFC è partita dal Sud, ed in particolare dalla Puglia, scegliendo la Capitanata come territorio con la maggiore estensione di ettari boschivi. L’appuntamento rientra nel Progetto Eco.For.Act che si occupa, appunto, della valorizzazione dei servizi ecosistemici delle foreste.
Il progetto, attraverso il trasferimento della ricerca nel settore forestale sulla valorizzazione dei servizi Ecosistemici, per riportare l’impresa protagonista dell’economia forestale e attivare modelli di sviluppo sostenibile per la nascita di nuove imprese e al consolidamento di quelle esistenti, sviluppa opportunità di lavoro e attività multifunzionali come forma di integrazione al reddito derivante dall’attività di gestione attiva forestale. Il problema specifico che si vuole affrontare è quello di sviluppare una visione di promozione del territorio partendo dal comparto forestale attraverso due keys (chiavi) di lettura del potenziale silvestre: ovvero la filiera bosco-legno-energia e gli aspetti multifunzionali delle aree boschive. Analizzando le due keys singolarmente, emerge che, il comprensorio dei Monti Dauni possiede un importante patrimonio forestale per la maggior parte sottoutilizzato (circa 14.000 ettari) e che rappresenta uno scrigno di natura incontaminata e un’armonia di paesaggi, fatta di colori e suoni tutti da scoprire. Le imprese forestali riscontrano il problema dei lavori forestali che risultano saltuari e stagionali, che non danno luogo ad una vera e propria economia forestale e ad una filiera riconoscibile.
Tutto questo deriva:
• dalla mancanza di pianificazione forestale;
• dalla bassa rimuneratività economica;
• dai valori ambientali che si esprimono in vincoli e non in premi;
• dalla poca cultura forestale e poca professionalità;
• dalla mancata gestione dei residui di lavorazione delle utilizzazioni.
Parallelamente si vuole sviluppare una visione di promozione del territorio attraverso la riscoperta degli aspetti multifunzionali delle aree forestali: culturali, naturalistico, ambientale e paesaggistico dello stesso, mediante azioni condivise che consentiranno di realizzare interventi che possano creare una rete diffusa di promozione turistico-ricreativa, secondo la definizione di Turismo di Prossimità legata alle risorse forestali e montane.
Per farlo in maniera vincente è necessario individuare sul territorio attraverso un’analisi sociologica le risorse che voglio confrontarsi con questa sfida in maniera partecipata lavorare all’adeguamento delle infrastrutture e di un modello. Costruire un percorso di valorizzazione delle risorse boschive da vivere: comunicazione, formazione e progettazione condivisa delle esperienze, per la costruzione di un modello da progettare e replicare.
La gestione attiva del territorio garantiscono non solo la tutela paesaggistica ma anche, attraverso la valorizzazione delle componenti bosco-legno-energia, sono il volano di nuove opportunità occupazionali nell’ambito della green economy. La gestione attiva del territorio inoltre, persegue anche la manutenzione e l’adeguamento della viabilità forestale e dei sentieri che sono elementi imprescindibili, non solo per l'attrattività turistica del territorio e per la sua fruizione, ma anche per le azioni di prevenzione e di intervento e ripristino dei fenomeni di degrado (incendio, dissesto, ecc.). La gestione del patrimonio boschivo diventa pertanto uno strumento di cura dell’ambiente associata alle attività produttive. La gestione oculata e sostenibile del bosco, orientata cioè al mantenimento e miglioramento delle sue caratteristiche naturali, ha anche ricadute di natura economica.

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