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Cultura       Pubblicata il
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'Contemporanea Galleria d'Arte' festeggia 20 anni di attività


Descrizione

'Contemporanea Galleria d'Arte' festeggia 20 anni di attività

Venti quadri di Pino Procopio per festeggiare i 20 anni di attività della “Contemporanea Galleria d’Arte” di Giuseppe Benvenuto. La personale del pittore, scultore e illustratore italiano è stata inaugurata sabato 8 aprile a Foggia, nella sede della galleria in viale Michelangelo n. 65, alla presenza dell’artista il presidente del Consiglio comunale, Luigi Miranda, l’assessore all’Urbanistica, Istruzione, Commercio del Comune di Sannicandro in Bari, Gianfranco Terzo e il presidente nazionale Aiga, Michele Vaira, oltre al padrone di casa Giuseppe Benvenuto.

La mostra, patrocinata dal Comune di Foggia, sarà aperta (dalle 10.00-13.00 e dalle 17.00-20,30) fino al 30 aprile 2017. L’ingresso è gratuito.

Procopio, esponente del figurativismo, nasce a Guardavalle (CZ) il 16 Giugno del 1954. Nel 1980, il centro d'arte “La Bitta” espone la sua prima personale. Dopo due anni trascorsi a Verona, nel 1985 si stabilisce a Giulianova, in Abruzzo. Nel 2001, la “Fondazione Italiana Stauròs Onlus” lo invita ad esporre nel Museo Staurós di arte sacra contemporanea a San Gabriele. L'opera “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” è oggi pezzo permanente della collezione del museo. L'anno successivo, nel 2002, realizza il dipinto per il manifesto della “Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d' Autore”, patrocinata dall'Unesco. I Monopoli di Stato gli commissionano, nel 2003, la realizzazione del dipinto da apporre sul biglietto della Lotteria Europea e nel 2004 gli viene commissionato di realizzare il dipinto che verrà apposto sul biglietto della Lotteria Italia. Nel 2005 il Ministero delle Comunicazioni promuove a Roma una sua mostra che racconta l'evoluzione del servizio postale italiano in 100 anni di storia. Nel 2007 il Comitato di Pescara della “Società Dante Alighieri” gli conferisce il premio “Dante Alighieri 2007” nella sezione Arte. L'anno dopo, nel 2008, a Roma, il Museo Boncompagni-Ludovisi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea allestisce “Ulisse, scene di un viaggio”, una mostra a lui dedicata.
“Sono particolarmente felice di portare le mie opere per la prima volta a Foggia- sottolinea il maestro Procopio -, proprio in occasione del ventesimo anniversario della “Contemporanea Galleria d’arte” di Giuseppe Benvenuto. All’interno di questa personale, ci sono per lo più delle opere realizzate con colori acrilici su carta, applicata, a sua volta, su tavola. La maggior parte delle opere sono state realizzate su un fondo a fumetti. Le tematiche della collettiva sono sostanzialmente tre: alcune opere sono ispirate alla mitologia greca, alcune a “Le Città invisibili” di Italo Calvino, altre alle favole di Esopo e di Gianni Rodari. Altre ancora sono scaturite da varie sensazioni che la vita offre a tutti noi. Questa installazione fa parte di un nuovo ciclo di quadri, dove il colore predomina come sempre, ma, al contempo, domina il disegno in sé, come sintesi del tratto”.

“È un onore per me ospitare la mostra del maestro Pino Procopio – afferma Benvenuto - proprio nell’anniversario della mia attività. Tra i quadri esposti che prediligo c’è senz’altro “Il giudizio di Paride”, ad esempio, dove viene descritto l’inno alla bellezza e all’amore, attraverso la scelta di Paride che cade su Afrodite, preferita alle altre due dee che rappresentano la Saggezza e la Forza. Ma c’è anche anche “Zobeide”, un dipinto tratto da “Le città invisibili” di Italo Calvino, che pare rappresentare la città disegnata secondo i desideri di ogni visitatore, oppure il “Giocatore di biliardo”, dove l’autore, illustra una delle favole tronche di Calvino, senza un lieto o tragico finale. Queste opere le trovo straordinariamente belle perché i tre temi che il maestro Procopio descrive nelle sue opere, hanno un unico filo conduttore: l’invisibile. Ogni opera, infatti, descrive ciò che nella realtà non esiste, ma viene immaginato. Anche l’utilizzo del fondo del fumetto, nelle sue opere, si intravede ma in realtà non è evidente. Il fumetto può essere immaginato per intero solo da chi guarda. Cosi il mito, il sogno, l’invisibilità possono essere la chiave di lettura di tutta la mostra. E l’invisibilità visibile è solo l’immaginazione”.

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