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Zdenek Zeman, storia eterna del Foggia




Zdenek Zeman, storia eterna del Foggia

Il calcio è cultura e come tale è marcato da una serie di eventi storici che plasmano la sua storia e non ritornano mai, soprattutto in provincia. Giocatori, allenatori, squadre o presidenti possono risultare decisivo nello sviluppo di una stagione particolare, come ad esempio quella della vittoria dello Scudetto da parte del Verona o della finale di Coppa dei Campioni giocata (e persa) dalla Sampdoria contro il Barcellona. In quel di Foggia il più ricordato di sempre nell’ambito calcistico è e sarà sempre Zdenek Zeman, allenatore ceco che nella sua giovinezza abbandonò il suo paese per venire a vivere in Italia e conoscere dall’interno il suo calcio.

Dopo varie esperienze nel sud Italia, il tecnico approdò nel Gargano. A Foggia nessuno dimenticherà mai Zemanlandia, quella sorta di parco giochi del quale il boemo era il principale artefice, grazie anche alle liquidità di Pasquale Casillo e all’ottimo lavoro da dirigente di Peppino Pavone. L’anno 1990-91 resterà nella storia per il calcio spettacolo fornito da una squadra che faceva della preparazione tecnica ma soprattutto fisica il suo credo.

Oggi, mentre il Foggia milita in Serie B dove secondo le migliori scommesse di calcio non risulta tra le principali candidate ad essere promossa nella massima serie, in molti rimpiangono quei bei tempi. Il tridente che proprio dopo il mondiale italiano fu fabbricato da Zeman e formato da Baiano come centravanti, Signori come ala sinistra e Rambaudi come ala destra è un connubio di nomi indimenticabile sia a Foggia sia in Italia. Lo stesso signori pochi anni dopo, ormai nella Lazio, sarà per due volte capocannoniere del campionato di Serie A e indosserà spesso la maglia della nazionale azzurra. Questa è la principale controprova del grande operato di Zeman, che per ultimi ha allenato anche tre giocatori fissi nell’Italia di oggi, ossia Insigne, Immobile e Verratti.

A base dei famosi gradoni, una pratica di allenamento molto dura che ha ripetuto anche nella sua seconda esperienza alla Roma, Zeman aveva rivoluzionato il calcio del Foggia e dato un’aria nuova anche al calcio italiano. Non a caso il miglior risultato di sempre in A della compagine pugliese è stato ottenuto sotto il suo mandato, con un ottavo posto che oggi avrebbe significato quasi una qualificazione in Europa League. Un’altra impresa da ricordare dei Satanelli targati Zeman è quella messa a segno nella stagione 1991-92, quando il loro attacco fu il secondo migliore del campionato di Serie A, dietro soltanto a quello del Milan campione d’Italia.

Tornato a Foggia qualche anno fa, dove ha iniziato a coltivare un talento cristallino come quello di Lorenzo Insigne, Zeman si è fatto spazio tra i cittadini illustri d’adozione. Il suo modo di vedere il calcio come un divertimento per la gente e la sua voglia di giocare bene in primis, oltre al suo spirito ultra-offensivo, lo rendono un personaggio particolare ma anche molto amato dal pubblico calcistico in generale. Polemico ma onesto, uno dei pochi promotori di un calcio rischioso ma attraente, sarà sempre un idolo a Foggia.

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