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Sanità       Pubblicata il
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Collirio anti cecità scoperto dalla biologa lucerina Vanessa Barbaro.


Descrizione

Collirio anti cecità scoperto dalla biologa lucerina Vanessa Barbaro

La ricercatrice di origini lucerine Vanessa Barbaro scopre un collirio anti cecità che restituirà la vista a chi ha la Sindrome EEC, una malattia rara che colpisce una persona ogni 900mila nati, che rende praticamente ciechi coloro che ne vengono colpiti arrivati ai cinquant’anni di età. La biologa lucerina, che lavora da 20 anni alla Fondazione Banca degli Occhi di Mestre, vicino Venezia, è così balzata agli onori delle cronache venete e non solo per aver scoperto la molecola che trasferisce perlopiù in modo ereditario la malattia, questa sarà combattuta attraverso la produzione di un collirio in grado di bloccare l’invecchiamento delle cellule staminali dell’occhio. Vanessa Barbaro, che vive nel centro veneto assieme al marito Enzo Di Iorio, anch’egli figlio della nostra terra e docente universitario, dopo la laurea ha svolto il tirocinio alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, per poi trasferirsi prima a Napoli e quindi a Mestre, dove dopo diversi anni grazie alla sua tenacia e al suo impegno per la prima volta una malattia rara che porta alla cecità sarà sconfitta. Ora la parola passerà all’Agenzia Italiana per il Farmaco per il via libera sulla produzione, ma resta il merito di un impegno premiato di una mente del nostro territorio che ancora una volta, per inseguire le proprie ambizioni, è stata costretta ad emigrare in altri luoghi. Intanto ci si prepara per il 28 febbraio quando sarà celebrata la XV Giornata Mondiale delle Malattie Rare, un'occasione per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su un accesso equo ed immediato alla diagnosi, al trattamento e all'assistenza dei pazienti e dei loro caregivers.

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