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Sanità       Pubblicata il
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Orsara di Puglia, una comunità “Bio Hub” per l’inclusione sociale e lavorativa dei più fragili


Descrizione

Orsara di Puglia, una comunità “Bio Hub” per l’inclusione sociale e lavorativa dei più fragili

Bosco, biodiversità, sentieri, rifugio, comunità. Sono le parole chiave che animano e danno sostanza al progetto “Bio Hub”, promosso dal Comune di Orsara di Puglia e finanziato dal GAL Meridaunia s.c.ar.l. che si rivolge in particolare a minori e adolescenti con problematiche connesse a difficolta relazionali derivanti da disturbi dell’area del neurosviluppo e adulti in carico ai servizi territoriali della salute mentale e a rischio di marginalità. L’obiettivo, dunque, è di favorire momenti di benessere, di inclusione sociale e di inserimento lavorativo attraverso contesti cooperativi, in spazi naturali e urbani, a misura d’uomo, come il borgo e il territorio di Orsara di Puglia. L’iniziativa del Comune di Orsara di Puglia (soggetto capofila) si svolge in ATS con le cooperative Ortovolante, Socialservice, Anteo, Associazione di Volontariato Tutti in volo e Consorzio di cooperative sociali Oltre.

«E’ una bella pagina che abbiamo scritto per la nostra comunità, che premia l’attivazione di un sistema economico-circolare che coinvolge diversi attori, pubblici e privati, che va incontro alle figure fragili che richiedono una certa attenzione non solo per il recupero ma anche per sentire di far parte a pieno titolo di una comunità che deve essere sempre più accogliente e disponibile» dice Mario Simonelli, sindaco di Orsara di Puglia. «Il progetto intende promuovere l’attenzione per le persone fragili - minori e adolescenti con problematiche connesse a difficolta relazionali derivanti da disturbi dell’area del neuro-sviluppo e adulti in carico ai servizi territoriali della salute mentale e a rischio di marginalità - valorizzando allo stesso tempo ambiente naturale e biodiversità – spiega Carmine Spagnuolo, del consorzio di cooperative sociali Oltre - . Vogliamo creare un contesto alla pari, formando gruppi di ragazzi capaci di gestire le diversità. Si tratta della metodologia della Peer Education, che si basa su un processo di trasmissione di conoscenze ed esperienze all’interno dei quali i ragazzi con difficoltà potranno apprendere dai loro coetanei e viceversa, favorendo l’incontro, le relazioni, lo scambio».

Anche per questo, nell’attività saranno coinvolti ragazzi provenienti da altri territori, come gli scout Agesci del gruppo Foggia 1 della parrocchia di San Michele e gli utenti dei Centri Diurni per persone con disagio psichico dell’area coinvolta. Per gli adulti con problematiche legate alla salute mentale, invece, la sfida lanciata da “Bio Hub” è ancora più ambiziosa. «Gestiremo percorsi di reinserimento lavorativo per adulti in carico ai servizi territoriali della salute mentale e a rischio di marginalità. Partiremo dall’orientamento al lavoro per poi passare all’attivazione di tirocini formativi, per questo raccoglieremo le disponibilità di chi frequenta le strutture dei servizi territoriali per avviarli in questo percorso. Un tirocinio formativo costa circa 450 euro al mese, vale a dire tre giorni di ricovero in una comunità di riabilitazione psichiatrica, i cui tempi di permanenza molto spesso ormai vanno oltre i 36 mesi previsti dalla normativa. Un intervento del genere può rappresentare una speranza reale di fuoriuscita dalla malattia e di riappropriazione dei propri livelli di autonomia, favorendo anche il contenimento della spesa del sistema sanitario regionale». Tema ribadito anche da Giuseppe Pillo, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Lucera-Troia-Foggia dell’Asl Fg: «Serve una collaborazione tra pubblico e privato illuminati, che devono credere nella trasformazione dal mondo dell’assistenza a quello della produttività. Perché il lavoro rappresenta anche per chi viene da questi contesti la dignità, l’autonomia, l’inclusione reale».

Durante il percorso progettuale, dunque, saranno realizzate le seguenti attività: ortoterapia, orienteering, bird observation, escursioni, campeggi, laboratori creativi, soggiorni, visite guidate in aziende agricolo-forestali, visite nel borgo antico di Orsara di Puglia, tirocini formativi, orientamento al lavoro, pet therapy, gioco e convivialità. Previsti anche una serie di spettacoli magici scientifici per bambini e ragazzi dell’illusionista Alexis Art, che già ieri ha dato un primo assaggio. Per il sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli, non ci sono dubbi: L’iniziativa, che si concluderà nel marzo 2024, è stata finanziata dal GAL Meridaunia attraverso il Fondo F.E.A.S.R. - PSR PUGLIA 2014-2020. Piano di Azione Locale “Monti Dauni - Interventi di agricoltura sociale: sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole.

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