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La lunga notte, presentazione del volume di Vittorio Fidanza




La lunga notte, presentazione del volume di Vittorio Fidanza

La lunga notte, presentazione del volume di Vittorio Fidanza

Un titolo molto significativo: "La lunga notte - Gli italiani tra leggi razziali e deliri totalitari", indica le pagine di storia che il prof. Vittorio Fidanza ha voluto trattare in questo ultimo lavoro, che sarà presentato dall’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia oggi martedì 4 aprile alle ore 17,30.
L'incontro con l'autore sarà introdotto da Carmine de Leo, Presidente Amici Museo, mentre la presentazione sarà a cura del dottor Massimo Mazza, già Direttore dei Fondi Locali della Biblioteca Provinciale di Foggia.
Il volume del Fidanza analizza un episodio della storia del secolo scorso, quello delle leggi razziali emanate nel 1938 dal governo fascista dell’epoca, come ha scritto lo stesso autore "una selva di misure, a carico della popolazione italiana di origine israelita, miranti alla loro progressiva emarginazione politica e sociale".
Il tutto tra la sostanziale indifferenza della popolazione "ariana", degli intellettuali soprattutto, molti dei quali responsabili di complicità con il regime, salvo poi prenderne le distanze a guerra finita.
Il prof. Fidanza espone nel suo volume un esatto quadro sintetico, ma chiaro ed esaustivo della temperie culturale in cui la tragedia degli ebrei si andava consumando.
Considerando anche i vari settori della società italiana dell’epoca, che interessarono la persecuzione degli Ebrei nelle città di tutta la nostra penisola, ovvero, nelle Università, fra il mondo accademico, nelle scuole, nel campo medico, nello sport, nello spettacolo, nel giornalismo ed anche nelle varie articolazioni nazionali e periferiche della Pubblica Amministrazione, una vera epurazione che interessò numerose famiglie ed anche eroi e decorati della prima guerra mondiale e non furono risparmiati neppure gli Ebrei iscritti al partito nazionale fascista.
Ogni pretesto fu strumentalizzato per perseguire e creare anche vuoti lavorativi ed imprenditoriali che furono poi occupati da altri.

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