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Politica       Pubblicata il
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Cercasi disperatamente opposizioni, magari di centrodestra




Cercasi disperatamente opposizioni, magari di centrodestra

Cercasi disperatamente opposizioni, magari di centrodestra

Nel prossimo Consiglio comunale che, tra le altri accapo, prevede l'approvazione del Documento Unico di Programmazione (D.U.P.), e sopratutto l'approvazione del Bilancio previsione 2023/2025, che certamente sarà approvato (sembra non in questa seduta), come accaduto nello scorso consiglio del 29 aprile, che ha visto l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2022 (votato dalla maggioranza), la modifica del regolamento per la disciplina dell'imposta municipale (IMU) e l'approvazione della nuova tariffa della TARI (spazzatura per intenderci) votata, invece, all'unanimità dei presenti (maggioranza e minoranza).
Durante quella seduta, la maggioranza si è mantenuta, grazie alla mancanza di due consiglieri di minoranza, anche se giustificati, ma è da ricordare, anche, perchè è stata scritta una brutta pagina per la democrazia, infatti, per la prima volta, almeno a nostra memoria, un Presidente del consiglio (Pietro Di Carlo) ha tolto la parola ad un consigliere comunale, a Francesco Di Battista (Lucera 2.0).
Restando ancora sulle approvazioni vogliamo ricordare, o meglio evidenziare, che la TARI a Lucera ha visto un aumento del 5% per tutti, abitazioni e attività, ma per la legge della redistribuzione dei fondi emergenza Covid (erogazione dello Stato) è stato previsto un abbattimento di circa l'8%, ma per le sole abitazioni civili; quindi le abitazioni avrebbero dovuto trovare in bolletta un 3% in meno, ma da come ci segnalano alcuni cittadini, questo non è avvenuto, o meglio per qualcuno la differenza è stata talmente irrisoria (pochi euro) che si può affermare che praticamente non è cambiato l'importo, ma la cosa non finirà così, già, perchè nella Tefa (il contributo provinciale) sarà calcolata non sull'importo scontato, ma su quello aumentato, così il prossimo anno avremo un bell'aumento.
L'aspetto politico, invece, evidenzia che l'amministrazione potrà andare fino in fondo (2025), perchè, anche se nella prima metà del mandato, Pitta ha perso, si, alcuni consiglieri passati tra le file della minoranza, ma parliamo di minoranza e non di vera opposizione.
Infatti, di una vera e propria opposizione in consiglio non c'è ne, salvo pochissimi esponenti che nel bene e nel male hanno fatto parte nel passato, prima con Tutolo e poi con Pitta, escludendo Ventrella e De Sabato, pungolano per evidenziare spesso situazioni che nel passato non erano evidenziate (e questo ci sta per le regole del gioco politico).
Ma a Lucera quello che si evidenzia, come sta accadendo anche in altre realtà (vedi la vicina Foggia) un centro destra non c'è, o se c'è solo sulla carta e qui ci viene in mente un titolo di un famoso film "Cercasi centrodestra disperatamente" (Cercasi Susan Disperatamente), ma aldilà della battuta purtroppo a Lucera proprio non c'è.
Lucera dal 2014, che vide l'elezione a Sindaco di Antonio Tutolo, ora Consigliere regionale, non ha partiti con tanto di sigillo e sedi stabili. Dall'ora è cresciuto solo il civismo, fondamentalmente di centrosinistra, a destra attualmente presenti solo due sedi di Fratelli d'Italia, che dimostrano una certa insofferenza reciproca, la Lega, non è pervenuta, mentre Forza Italia, per altro commissariata, non possiamo considerarla tale, perchè è attualmente in maggioranza con tanto di consigliere e assessore, cosa che non è gradita al mondo della destra.
Insomma cosa dire dei 24 consiglieri, mettiamo un bel X, pari e solo sulla carta, perchè all'occasione e per il "bene comune" si va avanti stancamente. Infatti, sul palcoscenico del Garibaldi, vanno in scena "atti" già visti, e per vedere qualcosa di nuovo bisognerà aspettare che la "vera Aula Consiliare", quella al primo piano di Palazzo Mozzagrugno, sia riaperta (si dice a breve), e che forse darà il via ad una nuova fase politica, già, nuova, perchè fuori dal palazzo qualcosa comincia a muoversi, anche se ancora senza punti fermi. Ma questa è un'altra storia e vi rimandiamo al prossimo episodio.
(A.B.)

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