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Tribunale di Lucera: esito Convegno a Roma


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Tribunale di Lucera: esito Convegno a Roma

Oggi a Roma un convegno sul tema della revisione della geografia giudiziaria in Italia.
Al convegno che si è tenuto presso Organismo Congressuale Forense del Comitato Nazionale dei Tribunali Accorpati, hanno partecipato oltre ai rappresentati dei vari tribunali soppressi, anche una delegazione di Lucera sia del Comitato lucerino rappresentato dal presidente Gianni Tucci, e dagli avvocati Giovanni Clemente e Mario D'Aries, presente anche Domenico Bevere e per l'Amministrazione comunale il sindaco, Giuseppe Pitta e il Consigliere comunale Raffaele Iannantuoni.
I lavori svolti alla presenza dell'on. sottosegretario alla Giustizia, l'avvocato Andrea Del Mastro Delle Vedove, sono stati moderati dal Presidente nazionale del Comitato dei Tribunali Accorpati, il lucerino Giuseppe Agnusdei.

Di seguito la dichiarazione del Presidente nazionale del Comitato, l'avvocato Agnsdei.

"La riduzione degli uffici giudiziari, praticata negli anni 2012 / 2013 ha portato alla soppressione di 26 Tribunali su 165 e di 217 Sezioni Distaccate di Tribunale su 220.
Le finalità perseguite, presentate finanche come istanze della UE, erano la riduzione di spesa e la maggiore efficienza del sistema giustizia. Nessuno dei due obiettivi è stato raggiunto. Riduzione di spesa non se n'è avuta, d'altronde lo stesso Esecutivo ha da subito tralasciato tale obiettivo, ma nemmeno vi sono stati risultati nel campo della maggiore efficienza, se solo si dovesse considerare che ancora oggi, a dieci anni dalla riforma, sono pendenti procedimenti provenienti dagli uffici giudiziari soppressi. Le conseguenze negative sono alla vista di tutti, congestionamento delle sedi accorpanti, rallentamento delle decisioni, accesso più oneroso al servizio giustizia, depauperamento socio economico dei territori delle sedi soppresse, allontanamento delle istituzioni e quindi dello Stato da molte comunità e da vaste aree (vi sono nel Paese estensioni di oltre cinquemila chilometri quadrati prive di presidi di Giustizia), recrudescenza della criminalità nelle zone da dove lo Stato si è allontanato, e molto altro (di negativo) ancora. La riduzione degli uffici giudiziari peraltro non ha nemmeno risposto a criteri di equità, perché ha portato a chiusure sparse a macchia di leopardo sul territorio nazionale, con chiusure di uffici di dimensioni maggiori di quelli sopravvissuti (almeno quattro tra i Tribunali soppressi avevano dimensioni maggiori di ben sessantacinque Tribunali tuttora operativi, come pure vi sono regioni e province confinanti il cui raffronto in termini di presenza di presidi di giustizia è oltremodo sproporzionato, e si sono avuti stravolgimenti di circoscrizioni che hanno desertificato alcuni territori a vantaggio di altri). La volontà politica che traspare dalla condotta e dalle esternazioni dell'attuale Governo costituisce motivo di soddisfazione e di speranza per quei territori che sono stati allontanati dal Servizio Giustizia. Il Comitato Nazionale dei Tribunali Accorpati, che ricomprende le rappresentanze amministrative, forensi ed associative delle città sedi dei Tribunali soppressi, da tempo sta portando avanti un percorso finalizzato al ripristino di uffici giudiziari. Nella interlocuzione con il Governo e con il Ministero della Giustizia, e in particolare con il Dipartimento della Organizzazione Giudiziaria (il Sottosegretario on avv. Andrea Del Mastro ne ha le attribuzioni), si stanno registrando significativi passi in avanti. Il Direttivo del Comitato Nazionale dei Tribunali Accorpati ha incontrato il Sottosegretario Del Mastro presso il Ministero e lo ha avuto relatore in alcuni convegni, e oggi venerdì 16 giugno lo ha avuto come relatore all'evento sulla geografia giudiziaria ospitato e co-organizzato con l'Organismo Congressuale Forense. In tale occasione le rappresentanze di alcune città, a cominciare da Lucera, con il Sindaco avv Giuseppe Pitta e il Presidente della Associazione Forense Territoriale di Lucera avv. Gianni Tucci, hanno messo a disposizione del Ministero programmi e progetti attinenti alla eventualità delle riaperture. Da quanto è stato possibile evincere dalla impostazione che il Governo intende dare alla tematica, vi sono alcune realtà giudiziarie che potrebbero recuperarsi così come erano prima della soppressione, date le loro dimensioni, mentre per altre occorrerà promuovere percorsi di nuovo dimensionamento attraverso coordinamento e condivisioni con circoscrizioni limitrofe. È stato chiesto in particolare al Sottosegretario quali dovranno essere le tempistiche da rispettarsi per le proposte provenienti dai territori e quale potrebbe conseguentemente essere l'iter legislativo da esplicare: tempi abbastanza brevi".

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