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Cultura       Pubblicata il
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Un falco alla Dante Alighieri per ricordare Federico II°




Un falco alla Dante Alighieri per ricordare Federico II°

Un falco alla Dante Alighieri per ricordare Federico II°

Hanno preso il via i lavori per la realizzazione di un murales presso la scuola Dante Alighieri di Lucera, che raffigurerà un falco che ricorderà le battute di caccia dell'imperatore Federico II°.
La storia ci narra, tra l'altro, che in quel periodo storico, ci fu una presenza di normanni e un insediamento musulmano, che l'imperatore fece trasferire dalla Sicilia a Lucera, una sorta di integrazione culturale, ed è su questo che l'Amministrazione comunale lucerina, ha puntato per valorizzare, anche ai giorni d'oggi, l'integrazione tra culture aderendo ad un finanziamento POR PUGLIA 2014-2020.
Il progetto, che sta prendendo forma in questi giorni, prevede la realizzazione, sulla facciata laterale della scuola, e che vuole sensibilizzare i giovani alla cultura, infatti, tramite quest’opera si vuole esaltare il rapporto tra Federico II, e l'illustre Dante da cui il plesso prende il nome, Dante Alighieri, il quale nella sua celebre Divina Commedia, e più precisamente nel canto XIII° dell’Inferno e nel canto III° del Purgatorio, fa riferimento alla corte Sveva.
Oltre al murales sarà posizionato un QR Code che darà la possibilità di connettersi per visionare un video-documentario con sottotitoli in diverse lingue e di un traduttore in LIS ed infine è prevista l’installazione di una didascalia dell’opera in lingua italiana, in inglese e in braille.
Particolare soddisfazione è stata espressa dalla Dirigente scolastica, Francesca Chiechi, alla quale abbiamo chiesto come è nata l'idea ed alcune sue considerazioni che di seguito riportiamo integralmente.

"Una telefonata dell’allora assessore Carolina Favilla, fatta in pieno, torrido, periodo estivo, mi anticipò la volontà del Comune di Lucera di candidare la Scuola Secondaria “Dante Alighieri” ubicata in Viale Dante, al finanziamento POR PUGLIA 2014-2020. L’idea mi piacque subito. Chiesi quale fosse il tema, cosa nello specifico avessero pensato di raffigurare al fine di valutare se la proposta fosse coerente con le azioni educative e formative che la Scuola portava avanti.
Restai ad ascoltarla silenziosamente mentre mi anticipava qualcosa sul tema dell’iconografia, che pensai subito potesse essere ricca di contenuto per il cittadino ed al visitatore. Si trattava di un’opera di street art. Il tema del progetto artistico si sarebbe sviluppato attorno alla figura di Federico II come personaggio in connessione con la scuola ma soprattutto come figura legata alla memoria collettiva. La base dell'ispirazione del murale e la scelta della Scuola “Dante Alighieri” erano legate a due importanti eventi celebrati nel 2021: la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e la figura di Federico II in Puglia. Ragionai su quanto potesse qualificarsi, in modo semplice ma efficace, quell’ingresso di Lucera di Porta San Severo, che a parer mio, è davvero molto poco valorizzato e quasi per nulla servito, attraverso il connubio vincente di due figure rivoluzionarie e dalla profonda cultura: “Dante e Federico II”. Percepii la proposta dell’ opera come la volontà di consegnare ai ragazzi di Lucera e, in primis, della mia Scuola, contenuti antichi con un linguaggio moderno. Fui esaltata dall’idea propostami poiché la ritenevo piena di senso e coerente con la progettazione della Scuola. La realizzazione del murales sulla parete laterale della “Dante Alighieri” e la raffigurazione di un falco che avrebbe rimandato a Federico II, riempì la mia mente di “ bello”, come concetto soggettivo e mutevole nel tempo, che va insegnato e applicato. Educare al bello significa educare a saper cogliere quel qualcosa di diverso da noi stessi che ci arricchisce, ci completa, e ci fa crescere. Significa anche esercitare l’attenzione, l’osservazione e la consapevolezza che tutto ciò che ci circonda è sano profitto. Educare alla bellezza significa coinvolgere i bambini e i ragazzi a migliorare il loro spirito critico, e suscitare in essi la voglia di tutelare, custodire, imitare ciò che ritengono bello. Si trattava, dunque, di un’occasione per guidare i ragazzi a rintracciare le qualità positive che ci sono nella nostra realtà. Spesso nella società frenetica in cui viviamo si è persa l’abitudine ad osservare, a riflettere, a sentire e percepire le emozioni che si provano, a denominarle per non rimanere confusi. Su questo tema l’IC “Tommasone-Alighieri” è molto sensibile, comprende quanto sia importante formare i ragazzi ad acquisire consapevolezza di sé e del mondo che li circonda. Se da un lato i professori di arte spingono gli studenti ad osservare, a confrontare e a riprodurre la natura e le opere d’arte, dall’altro tutto il corpo docenti crede che la bellezza sia diversità, senza pregiudizio. Ogni studente viene invitato a cercare la propria bellezza, ad esprimerla in modo costruttivo, e soprattutto a delineare il proprio canone di bellezza che lo renderà unico rispetto agli altri e non lo assimilerà alla massa.
L’arte in genere, quale forma di comunicazione efficace, connubio di rigore e leggerezza , plasma l’anima, la educa anche senza parole e arriva alla mente, alimentandola, saziandola. Ora, finalmente, è questa un’ occasione artistica per investire sulla qualità attraverso il bello che rende tutti progressivamente più autonomi, liberi e, in ultima analisi, più felici".

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