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Lucera interessata al ridimensionamento degli Istituti Comprensivi




Lucera interessata al ridimensionamento degli Istituti Comprensivi

Lucera interessata al ridimensionamento degli Istituti Comprensivi

Anche Lucera sarà interessata a partire dall'anno scolastico 2024/2025 ad una soppressione di uno dei tre Istituti Comprensivi esistenti in città.
Infatti, uno delle cambiamenti previsti nel Pnrr era quello di ridurre il numero degli alunni per classe. Di fatto, invece, si riducono le autonomie scolastiche. Il Ministero dell’Istruzione sta procedendo con una proposta di dimensionamento che, peraltro, non è per nulla coerente con quella celere e tanto declamata modifica della denominazione.
La Legge di Bilancio 2022, anche per il prossimo anno scolastico prevede l’istituzione di classi in deroga alle dimensioni del Regolamento di cui al DPR n. 81/2009. Pertanto, il rischio di “classi pollaio” è molto alto e diventa, ancora più reale, per le Scuole Secondarie di II grado dove le classi prime continueranno ad avere da 27 a 30/31 o più studenti. I numeri si attenuano nelle classi successive, per bocciature e cambi di istituto. Per la Scuola Primaria, il numero degli alunni per classe non dovrà superare i 25; per la Scuola Secondaria di primo grado, il numero non dovrà essere superiore a 26. Tutto questo porterà ad un contenimento del numero di classi autorizzate a livello d’Istituto in assenza di alunni con disabilità grave. Interessati saranno, anche, gli organici dei docenti che sono rimasti come quelli dello scorso anno. Forse la scommessa politica su cui regge il risparmio statale si struttura sull’emergenziale problema del calo demografico, che porta le scuole italiane a perdere più di 100.000 studenti ogni anno. Infatti, piuttosto che qualificare la Scuola mantenendo contenuto il numero degli alunni per classe e, in tal modo, offrire un più adeguato livello di istruzione, va avanti l'idea di accorpare più istituiti, come il modello francese dove i Comprensivi hanno inglobato, anche, le superiori (es. i licei). La Puglia perderà 58 istituzioni scolastiche poiché la media italiana di alunni per scuola dovrà essere di 961 dal 1 settembre 2024.
Le scuole tagliate saranno tutte del primo ciclo dato che la media regionale di alunni iscritti alle Scuole Superiori si aggira già intorno al numero sopra riportato. L’iter decisionale, avviato con la delibera di Giunta regionale dell’8 agosto 2023, aprirà ora una fase di confronto tra Istituzioni Scolastiche ed Enti Locali. Probabilmente i sindacati tenteranno di bloccare la riforma, tuttavia, sale l’amarezza per una sempre minore coerenza tra le promesse e il fare. E tutto questo fare, finisce per delegittimare l’istituzione Scuola e chi vi opera con professionalità ogni giorno.
Quindi assisteremo alla costituzione di classi sempre più numerose che non permetteranno di seguire più attentamente gli alunni.
A Lucera chi farà le spese sarà l'Istituto Comprensivo Bozzini-Fasani, le cui scuole saranno divise tra il Manzoni-Radice e il Tommasone-Alighieri, il tutto a partire dall'anno scolastico 2024/2025.
"L 'ipotesi di riorganizzazione degli istituti scolastici previsti dalla Regione Puglia riguardo alla soppressione dell'autonomia della Bozzini-Fasani e l'accorpamento ai restanti due istituti (Manzoni -Radice e Tommasone -Alighieri) potrebbe non essere la soluzione migliore nell'interesse degli studenti e delle loro famiglie. Ci siamo già attivati e nei prossimi giorni vaglieremo l'esistenza di possibili soluzioni alternative e, per quanto di nostra competenza, cercheremo di evitare tale accorpamento", ha dichiarato l'assessore all'Istruzione del Comune di Lucera, Maria Barbaro.

(A.B.)

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