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Premio Federico II Daunia & Sannio edizione 2023 integrale


Descrizione

Premio Federico II Daunia & Sannio edizione 2023 integrale

Premio “Daunia&Sannio-Federico II” edizione 2023 Grande successo culturale e di partecipazione

Il contesto che ha ospitato la Cerimonia di premiazione è stato di grande suggestione e prestigio: la cappella di San Bartolomeo del Convitto Nazionale “Ruggero Bonghi” di Lucera, che ha registrato il “tutto esaurito” nonostante fossero stati aggiunti numerosi posti a sedere. Avvalendosi di questa storica location (la sua istituzione risale al 1807) la manifestazione ha assunto una solennità ancora maggiore anche in virtù dei momenti in cui si è articolata e del valore delle opere premiate.
Anche quest’anno l’Associazione “Daunia&Sannio” dell’infaticabile presidente Pasquale Antonio Frisi ha colto nel segno regalando alla città di Lucera e alla Daunia tutta un’occasione di arricchimento culturale che promette di crescere ulteriormente negli anni.
La Cerimonia, condotta in maniera inappuntabile e con consumata abilità da Vito De Girolamo, è stata aperta dal saluto del presidente Frisi cui sono seguiti quelli della professoressa Antonella Falco, dirigente scolastica del Convitto “Bonghi”, e del sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta. Interessante un breve excursus sulla vita e le imprese di Federico II (a cui da quest’anno il Premio si richiama con l’intento di collegarlo ancora più vigorosamente alla storia del territorio) da parte di Emanuele Faccilongo, direttore amministrativo del “Bonghi”, forte di una tesi di laurea che ha avuto per oggetto proprio le vicende dell’imperatore svevo.
A sua volta, Antonello D’Arcangelo, dell’Associazione “Skander” di Casalvecchio di Puglia, ha illustrato l’iniziativa ”La lingua che unisce”, manifestazione ormai tradizionale, organizzata in collaborazione con “Daunia&Sannio”, che da qualche anno porta nei borghi dei Monti Dauni la poesia dialettale e le musiche tradizionali.
Espletata questa interessante parte iniziale, si è entrati nella fase dedicata alla premiazione delle opere selezionate dalle rispettive giurie per le sezioni in cui è articolato il Premio.

Poesia in dialetto
Michele Urrasio, presidente di commissione per la sezione Poesia dialettale e in lingua, notissimo e apprezzato poeta di fama nazionale, ha letto un’interessante e pregnante relazione in cui ha sottolineato il valore della poesia e i criteri ispiratori nel lavoro di valutazione e di selezione delle numerose opere pervenute. In particolare, Urrasio ha evidenziato l’eccellenza del livello generale di tutte le opere presentate al Premio.
1^ classificato: Andreina Trusgnach (S. Leonardo, Udine) con Kar prenaša vietar (Ciò che il vento trasporta)
2^ classificato: Corrado Zanol (Capriana, Trento) con Quei
3^ classificato: Anna Delle Noci (Foggia) con Ninna nanne sotte ‘i bombe (Ninna nanna sotto le bombe)
A ciascuno dei premiati è andata una pergamena con la motivazione e una dotazione in denaro, rispettivamente dal 1^ al 3^ classificato, pari a Euro 150, 250 e 350.

Poesia in lingua
1^ classificato: Maricla Di Dio (Calascibetta, Enna) con Abbandono
2^ classificato: Franco Fiorini (Veroli, Frosinone) con Odor di casa
3^ classificato: Paolo Polvani (Barletta, BAT) con Il confine del vento

Narrativa
La presidente, professoressa Lucia Berardino, ha letto una breve relazione con l’indicazione delle linee guida che hanno ispirato il lavoro della giuria e i criteri per la valutazione delle opere pervenute.

1^ classificato: Davide Bacchilega (Lugo di Romagna, Ravenna) con Il paese delle bugie
2^ classificato: Gabriele Andreani (Pesaro) con Ascoltiamo la Biblioteca
3^ classificato: Luigi Lazzaro (Pescara) con PeteesPior
A ciascuno dei premiati è andata una pergamena con la motivazione e una dotazione in denaro, rispettivamente dal 1^ al 3^ classificato, pari a Euro 250, 350 e 800.

Sempre per la sezione Narrativa sono stati assegnati riconoscimenti speciali, così come di seguito riportati:
Greta Varani (Varese) con Il regalo, per lo stile e la forma
Giovanni Rosa (Modica, Ragusa) con Caffé nero dell’Abissinia, per il valore narrativo
Corrado Pinosio (Mira, Venezia) con Quel giorno non volevo morire, per l’originalità dell’opera

Momenti di particolare emozione sono stati vissuti allorquando la presidente Lucia Berardino ha ricordato il professor Pasquale Cacchio, recentemente scomparso, che a lungo è stato prezioso collaboratore dell’Associazione “Daunia&Sannio”, anche nelle vesti di apprezzato e sensibile componente di commissione. La Berardino ha esaltato le doti umane e la grande professionalità che hanno caratterizzato il docente scomparso.

Premio alla carriera

È stato il presidente dell’apposita commissione, Duilio Paiano, a esporre gli scopi che questo particolare riconoscimento si prefigge, sottolineando come dare visibilità a personalità originarie della Daunia – viventi o scomparse – e perpetuarne la memoria significhi esaltare il senso di appartenenza alla terra d’origine e prospettare, soprattutto alle giovani generazioni, modelli virtuosi cui ispirarsi e capaci di rinvigorire l’orgoglio delle radici.
Paiano ha annunciato che le due personalità individuate per l’edizione 2023 sono il professor Pasquale Soccio, alla memoria, e il professor Cosma Siani.
Di quest’ultimo Paiano ha proposto un rapido profilo umano e professionale affidando, quindi, alla visione di un’intervista precedentemente registrata (il professor Siani è stato impedito dall’intervenire personalmente per cause legate alla sua salute) una panoramica più completa sull’illustre accademico che ha insegnato Lingua e letteratura inglese alle Università di Cassino e di Tor Vergata di Roma e, soprattutto, è tra i massimi e più scrupolosi studiosi delle opere di Joseph Tusiani.
Oltre alla pergamena e alla scultura in bronzo rappresentante un Augustale offerti dall’Associazione “Daunia&Sannio”, sono state consegnate anche pergamene da parte delle Amministrazioni comunali di San Marco in Lamis (paese d’origine di Siani) e Lucera e dell’Associazione Mithos, organizzatrice del Premio “Bozzini” di cui Siani è membro di commissione, per mano della presidente professoressa Lucianna Modola.
Giuseppe Trincucci, altro componente di commissione del Premio alla carriera, ha, invece, presentato un dettagliato e accattivante profilo del professor Pasquale Soccio, studioso di fama nazionale che ha vissuto e operato per lunghi anni a Lucera, prima come docente e successivamente come preside del Liceo “Bonghi”. Soccio è stato pedagogista raffinato, filosofo, scrittore, poeta, amico di insigni protagonisti della vita culturale italiana della seconda metà del XX secolo. Trincucci ha accompagnato il suo intervento con fotografie che ritraggono Soccio in momenti diversi della sua parabola esistenziale.
Ha ritirato la pergamena dell’Associazione “Daunia&Sannio” il nipote Angelo Ciavarella Soccio che ha ringraziato per il riconoscimento dedicato al suo congiunto ed ha espresso parole commosse nel ricordo dell’esimio studioso garganico, anch’egli originario di San Marco in Lamis e scomparso nel 2001.
Una pergamena è stata riservata ad Anna Rita Martire che si è resa disponibile nella rubrica “Perché scrivere” le cui riflessioni vengono effettuate dal vincitore della precedente edizione, nel caso Paolo D’Agaro da Pordenone aggiudicataria del premio di narrativa 2022.
Altre pergamene sono state consegnate dalle Amministrazioni comunali di Lucera e San Marco in Lamis.

Nel corso della gradevole manifestazione è anche intervenuto lo scultore lucerino Salvatore Lovaglio, autore dell’Augustale in bronzo assegnato al professor Cosma Siani.
Inoltre intermezzi musicali con brani interpretati da giovani e bravissimi musicisti dell’Associazione “Risonanze” hanno allietato l’intero pomeriggio, arricchendolo di ulteriori contenuti culturali.

La lettura delle poesie premiate e di brani significativi dei racconti sono state curate da Maria Pia Tavano, Valentina Faccilongo e Marta Pellegrino, oltre che da Giovanni De Girolamo, vice presidente di “Daunia&Sannio”.

Un momento di enorme valenza sociale, con il coinvolgimento intenso di tutti i presenti, si è vissuto allorché l’attenzione e le riflessioni si sono appuntate sull’ADMO, Associazione Donazione Midollo Osseo. Ciò, nell’ottica di una collaborazione sempre più stretta tra “Daunia&Sannio” e le realtà sociali del territorio, nella consapevolezza che “fare” cultura rappresenta un’accezione molto ampia che contamina molti altri settori che non siano soltanto quelli collegati alla scrittura. Sono stati invitati sul palco la dottoressa Nella Santoro (referente provinciale ADMO) e il dottor Antonio Placentino (consigliere regionale della stessa associazione) i quali hanno illustrato le finalità della benemerita istituzione e le modalità di donazione e trapianto del midollo osseo sulle persone ammalate di leucemia. Testimonial volontario e comprensibilmente emozionato è stato il vice presidente di “Daunia&Sannio”, Giovanni De Girolamo, che dalla malattia è guarito proprio per essersi sottoposto a trapianto di midollo osseo.

Non va trascurato, inoltre, che un fil rouge di… galanteria ha attraversato piacevolmente l’intero tempo della premiazione: una rosa è stata consegnata da “Daunia&Sannio” e dal suo presidente a tutte le donne che, a qualunque titolo e ruolo, hanno partecipato alla riuscita del complesso e gradevole programma. Un tocco di delicatezza che ha fatto bene alla vista e al cuore!

Un plauso particolare va, infine, ai docenti e ai giovani studenti dell’Istituto Alberghiero annesso al Convitto “Bonghi” che hanno predisposto un ricco e accurato buffet che ha piacevolmente intrattenuto gli intervenuti al termine della Cerimonia. Professionalità, inappuntabile presentazione delle vivande, cortesia e puntualità nel servizio, bontà dei cibi preparati, hanno determinato la conclusione ideale per una manifestazione che, ancor più degli anni precedenti, si è proposta come un’occasione di arricchimento del e per il territorio della Daunia.
E già si comincia a pensare all’edizione 2024...

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