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Carcere Foggia: arriva il vice Direttore e 57 nuovi dirigenti penitenziari assunti




Carcere Foggia: arriva il vice Direttore e 57 nuovi dirigenti penitenziari assunti

LA SALANDRA: PROMESSA DEL GOVERNO MANTENUTA, ANCHE FOGGIA AVRÀ IL VICE DIRETTORE TITOLARE DEL CARCERE,
ARRIVA IL DOTT. MICHELE DE NICHILO

Assunti 57 nuovi dirigenti penitenziari, come annunciato dal Sottosegretario Delmastro a Foggia, soltanto 20 giorni fa

Entro il 20 novembre prenderà servizio presso la Casa Circondariale di Foggia il dott. Michele De Nichilo. Sono stati infatti assunti 57 nuovi dirigenti penitenziari per garantire ad ogni istituto penitenziario un direttore titolare ed archiviare definitivamente la infausta stagione dei direttori ad interim che ha incrinato la catena del comando con risvolti negativi per la sicurezza.
“Il Governo Meloni realizza un traguardo epocale: mai più istituti penitenziari senza direttore, per garantire sicurezza e legalità negli Istituti e garantire le migliori condizioni di lavoro a uomini e donne della Polizia Penitenziaria”, dichiara il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove.
Soddisfatto il deputato Giandonato La Salandra: “Al dott. Michele De Nichilo formulo le mie congratulazioni e un augurio affinché svolga il suo dovere nel migliore dei modi, garantendo sicurezza e legalità nell’Istituto di Foggia, collaborando strettamente con il locale corpo di Polizia Penitenziaria.
Un ringraziamento al Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che ha sempre assicurato che il Governo avrebbe garantito un direttore titolare per ogni istituto penitenziario d’Italia. Possiamo dire con orgoglio, come maggioranza di Governo: promessa mantenuta anche a Foggia.
Continuerò, al fianco del Sottosegretario Delmastro, a lavorare per riportare sicurezza e legalità in carcere e per assicurare alla Polizia Penitenziaria le migliori condizioni di lavoro, intimamente convinto che difendere la Polizia Penitenziaria non solo significhi difendere la sicurezza dei nostri Istituti, ma anche garantire il miglior trattamento dei detenuti stessi”.

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