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Ancora su Assegno di inclusione




Ancora su Assegno di inclusione

Ancora su Assegno di inclusione

A seguito della mia precedente informativa relativa all’Assegno di inclusione, da Voi gentilmente pubblicata (leggi qui: https://www.studio9tv.com/14259-assegno-di-inclusione-), nella quale ho commentato quanto disposto dal Dirigente dell’Ufficio di Piano del Comune di Lucera, cioè la nomina delle CASE MANAGER di riferimento per tutti i 14 Comuni dell’Ambito territoriale sociale, e leggendo la nota dal titolo “Assegno di inclusione, TUTOLO scrive ai direttori generali delle Asl” (leggi qui: https://www.consiglio.puglia.it/-/assegno-di-inclusione-tutolo-scrive-ai-direttori-generali-delle-asl), pubblicata il 29 febbraio 2024, mi sia consentito di fare alcune sostanziali integrazioni e precisazioni rispetto a quanto asserito nella nota medesima.

In proposito, l'attuale Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in data 29 dicembre 2023 firmò il decreto n. 160 riportante, tra l’altro, che “…In fase di PRIMA APPLICAZIONE, il principale documento di riferimento è costituito dalle “LINEE GUIDA per la definizione degli strumenti operativi per la valutazione multidimensionale e per la definizione dei Patti per l’inclusione sociale” di cui al decreto ministeriale del 23 luglio 2019, definite in riferimento ai beneficiari del Reddito di cittadinanza…” (RdC).

Dette Linee guida, furono adottate dall'allora Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Cinquestelle Luigi Di Maio.

Ciò detto, per un’ interpretazione e informazione oggettive a beneficio degli interessati riporto, di seguito, quanto precisato nelle suddette LINEE GUIDA ministeriali laddove individuano, tra l’altro, anche le SPECIFICHE RESPONSABILITÀ amministrative connesse alla nuova misura di sostegno economico alla POVERTÀ.

Quindi, prima della verifica delle condizione di svantaggio e dell’inserimento nei programmi di cura e assistenza (sollecitata ai Direttori Generali delle ASL pugliesi dal Consigliere Tutolo), penso che la relativa e preventiva responsabilità dovrebbe essere in capo ai COMUNI degli Ambiti territoriali (nel caso di Lucera il Dirigente dell'Ufficio di Piano l'ha delegata alle Assistenti sociali), poichè le allegate Linee guida ministeriali del 2019 stabilirono, tra l'altro, che “… Al fine di consentire l’attivazione e la gestione dei Patti per l’inclusione sociale, è istituita presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per il coordinamento dei COMUNI, la Piattaforma digitale del Rdc per il Patto per l’inclusione sociale”, denominata “GePI”(Gestionale dei Patti per l’Inclusione) che costituisce la traduzione informatica degli strumenti oggetto delle presenti linee guida ed è parte integrante del Sistema informativo unitario dei servizi sociali (SIUSS), definito ai sensi dell’articolo 24 del D. Lgs. 147/2017.

I COMUNI sono tenuti ad utilizzare il GePI per tutte le attività necessarie alla attivazione e gestione dei Patti per l’inclusione sociale.

L’equipe multidisciplinare (NdA, di seguito EM) è composta da un operatore/assistente sociale e da altri operatori afferenti alla rete dei servizi, identificati dal SERVIZIO SOCIALE sulla base dei bisogni emersi nell’Analisi preliminare.

All’interno dell’equipe viene individuata una figura di riferimento (CASE MANAGER o operatore ‘responsabile della famiglia’, piuttosto che del “caso”) che coordina il lavoro di equipe curando la compilazione del Quadro di analisi e la realizzazione e il monitoraggio del Patto per l’inclusione sociale e che rappresenta il principale riferimento per la famiglia.

Sulla base del modello organizzativo territoriale, nel caso ad esempio ad una medesima EM siano affidati molteplici nuclei beneficiari, è possibile separare la funzione di coordinamento della EM da quella di case manager, maggiormente incentrata sulla gestione del singolo caso …”.

Per chi voglia ulteriormente approfondire, legga qui: https://www.consulentidellavoro.it/files/Decreto_approvazione_Linee_Guida_Patti_Inclusione.pdf



Grazie.

Antonio Chiella
(già componente della Cabina di regia del IV Piano sociale di zona, dimessosi con ampie motivazioni esposte al Presidente della Giunta regionale in data 26 novembre 2023)

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