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Confcooperative Puglia - settore socio-sanitario-assistenziale ed educativo


Descrizione

Confcooperative Puglia - settore socio-sanitario-assistenziale ed educativo

Asili nido, centri per disabili, residenze per anziani, cura delle dipendenze patologiche: sono solo alcuni dei servizi offerti dalle cooperative che operano nel settore socio-sanitario-assistenziale ed educativo. Un settore che in Puglia conta circa 2mila cooperative che danno lavoro a migliaia di operatori e operatrici destinatari del rinnovo del Contratto delle cooperative sociali 2023-2025, sottoscritto lo scorso mese di gennaio. Condizioni migliorative quelle introdotte per i dipendenti delle cooperative che però si trovavano a dover affrontare un costo del lavoro maggiore a fronte di entrate invariate, in quanto legate a contratti già in essere con enti e istituzioni destinatari dei servizi. Un problema all’attenzione di Confcooperative Puglia, affrontato nell’ultimo Consiglio di Presidenza dell’articolazione regionale della principale organizzazione di rappresentanza, assistenza, tutela e vigilanza del movimento cooperativo.
Dall’aumento tabellare di 120 euro in tre tranche di cui la prima di 60€ con decorrenza dal primo febbraio scorso all’introduzione della 14esima mensilità nella misura del 50% che inizierà a maturare dal primo gennaio 2025. Dall’aumento della quota relativa all’assistenza sanitaria integrativa da 5 a 10 euro all’integrazione maternità al 100%. Diverse le novità introdotte con il rinnovo del contratto, che ha dato dignità al lavoro degli operatori delle cooperative del settore, ma che incide per circa un 15% in più sul costo del lavoro che le cooperative – deboli da un punto di vista economico - devono affrontare e che potrebbe portare alla chiusura di molte realtà se non si procede con il riconoscimento del nuovo Contratto collettivo e il conseguente adeguamento delle tariffe. Proprio per questo Confcooperative Puglia ha deciso di sviluppare azioni sia di monitoraggio degli impatti nel territorio del rinnovo del CCNL, sia di ascolto diretto delle cooperative affiliate per coglierne le difficoltà e le esigenze, sia di pressione sulla regione Puglia, sugli enti locali e sulle stazioni appaltanti per reclamare tariffe e remunerazioni coerenti con l'attuale costo del lavoro. In questa prospettiva una grande importanza riveste l'Osservatorio regionale composto anche dalle altre centrali cooperative e dalle organizzazioni sindacali e che ha la funzione di valutare e implementare l'attuazione concreta del nuovo CCNL in Puglia.

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