SULLA SP 109 LUCERA - SAN SEVERO
La recente notizia sulla “distrazione” di fondi già stanziati per la ripresa dei lavori su quella benedetta strada Lucera - San Severo, ha colto di sorpresa e destato grande sgomento in quanti ormai si erano tranquillizzati sulla soluzione del caso annoso della Sp 109. I più amareggiati saranno i tanti cittadini che, per un motivo o per un altro, sono costretti ad affrontare i pericoli che quotidianamente questa strada presenta e che in tanti anni ha generato non poche disgrazie. Il più colpito sarà certamente padre Paolo Novero, che si sta rivoltando nella tomba, il giovane brillante sacerdote Giuseppino del Murialdo , che anni fa, con l'amico Mario Benincaso, rispettivamente di 43 e 30 anni, persero la vita in quel terribile incidente proprio su quel tratto di strada.
Sulla grave pericolosità e insicurezza della strada non c'è ombra di dubbio. La miriade di decessi avvenuti negli ultimi anni conferma che si rende necessario, urgente, improcrastinabile che i lavori fin qui eseguiti a singhiozzo vengano ripresi e ultimati nel più breve tempo possibile. E allora sono molti a chiedersi del perché i relativi fondi già stanziati sono improvvisamente scomparsi ?
Forse è stata data priorità ad altre finalità ? Forse è il solito gioco della politica? Forse ci si trova in presenza di una superficiale e irragionevole valutazione tecnica? Finora le bocche sono cucite, tutto tace…!
A quelli che prendono le decisioni a "tavolino" va ricordato che la Sp 109 riveste vitale importanza, e non solo per la viabilità e la sicurezza. È noto che su questo breve tratto stradale confluiscono mezzi agricoli; persone costrette a viaggiare quotidianamente per motivi di lavoro; autobus di non poca dimensione; tir e autocarri numerosi soprattutto nel periodo di raccolta dei prodotti agricoli (pomodoro …), il cui tratto è agevolato per il collegamento Puglia - Campania ecc.ecc. Durante il periodo estivo il percorso diventa più pericoloso per le centinaia di macchine che si recano sui Monti Dauni e sul versante Adriatico del Gargano. Non di scarsa rilevanza risiede nel fatto che questa annosa situazione provoca inevitabilmente grave danno al tanto auspicato turismo culturale e religioso. Questa strada è davvero preziosa per un collegamento tra la Città d'Arte di Lucera, in cui emerge - tra l'altro - la figura di San Francesco Antonio Fasani (un grande Santo non abbastanza conosciuto…), e San Giovanni Rotondo, la città di San Pio da Pietrelcina, e ancora con Monte Sant’Angelo con l'Abazia di San Michele e via dicendo.
Ma insomma ci vogliamo rendere conto che qui si sta davvero perdendo tempo prezioso, tra campanilismo e giochi di potere? Senza considerare poi che siamo in una Città proclamata Capitale della Cultura Pugliese 2025 e tra quelle più prestigiose d'Italia.
Per la verità, a queste manovre oscure di "distrazione " di fondi pubblici, che compaionio e scompaiono come meteore, ci si è ormai abituati. È emblematico, ad es., il caso della Sp 106, tratto Alberona, Roseto Valfortore, confino Castelfranco in Miscano (BN), preziosa strada di collegamento Monti Dauni con la Campania, il cui percorso è peggio di una mulattiera. Anche qui i fondi da tempo approvati e stanziati, ma i relativi interventi di ripristino della malconcia viabilità tuttora mai eseguiti.
E allora, se non si vogliono ancora esacerbare gli animi, se non si vuole insistere con queste miope decisioni ,che non fanno bene a nessuno, occorre urgentemente porre rimedio, tutto è possibile,se si vuole. Altrimenti, ogni ulteriore tragico incidente sulla Sp 109, non potrà che riguardare la coscienza del responsabile del potere decisionale.
Nicola Chiechi