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SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI - UN SANTO DEI NOSTRI GIORNI




SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI - UN SANTO DEI NOSTRI GIORNI SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI - UN SANTO DEI NOSTRI GIORNI SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI - UN SANTO DEI NOSTRI GIORNI SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI - UN SANTO DEI NOSTRI GIORNI

SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI - UN SANTO DEI NOSTRI GIORNI
di Nicola Chiechi
Ha suscitato tanto interesse da parte dei presenti, accorsi ieri numerosi al Convegno su Padre Maestro, organizzato dall' Associazione UNITRE presso l’AUDITORIUM di Via Aldo Moro di Lucera. La sale era gremita di gente, e non solo dai facenti parte del sodalizio, ma anche da tanti simpatizzanti che non hanno saputo rinunciare al tema, sempre attuale, che riguarda il grande Santo lucerino, anche se non è abbastanza conosciuto oltre i confini del nostro territorio. Ed è stato, per l’appunto, questo il filo conduttore della conferenza, condotta magistralmente dal Presidente dell' Università della Tre Età, dott. Giuseppe Lembo, e dagli illustri relatori, p. Andrej Ficau, Rettore della Basilica San Francesco, e don Gaetano Schiraldi, noto esperto e cultore storico della nostra Diocesi. Erano presenti autorità civili e religiose.
L' UNITRE che, come è noto, esiste a Lucera da più di un trentennio, negli ultimi tempi, oltre all’attività istituzionale propriamente intesa, promuove iniziative tendenti a valorizzare il culto per alcuni personaggi che, per la loro eroicità, hanno dato lustro alla città. Ricordiamo, ad esempio, il Servo di Dio, p. Angelo Cuomo.
All'incontro di ieri, dopo un breve saluto del Vescovo, il quale, tra l'altro, ha detto che a Padre Angelo Cuomo è particolarmente legato per essere suo conterraneo, ha poi preso la parola Padre Andrej, affrontando il tema sull'affinità tra il nostro Santo e San Francesco d'Assisi. Ha ricordato che il Fasani, sulle orme dell'Assisiate, ha improntato la sua vita all'insegna dell'umiltà, e, naturalmente, della povertà, castità, ecc. Da qui l’affinità del loro metodo educativo. Non ha mancato di lanciare un messaggio propositivo, affinché ognuno faccia la sua parte nel far conoscere la figura del Santo oltre il nostro territorio. Ha puntualizzato al riguardo che Egli deve essere conosciuto con il suo nome e cognome, San Francesco Antonio Fasani, appunto, e non già solo come il Padre Maestro, così com’è abitualmente chiamato da noi. Ma ciò che ha messo in risalto Padre Andrej, con qualche cenno di commozione, è stato quando ha parlato del culto di Maria, alla Vergine Immacolata che il Nostro era particolarmente legato. Ha ricordato le sue numerose opere, scritte con grafia minuta e precisa, tra cui, i Mariali, le Novene, i Sermoni. Padre Andrej, calandosi nella realtà dei nostri giorni, è stato molto incisivo nel ricordare all'uso a sproposito dei telefonini, nelle mani dei nostri ragazzi, sin dalla loro tenera età. Un sistema pedagogico, quello attuale, che certamente non avrebbe fatto piacere al Santo lucerino.
Particolarmente intensa la relazione di Don Gaetano Schiraldi. Il sacerdote, attualmente Consulente del Dicastero delle Cause dei Santi, da par suo, ha tracciato il percorso storico dei tempi del Fasani. Ha accennato che allora, in pieno predominio dell'Illuminismo, non era facile lanciare il messaggio evangelico. Ma il Nostro non disdegnava affatto di avvicinare chi aveva bisogno di una parola di conforto, di speranza, di fiducia. Erano soprattutto i deboli, gli ultimi, e quelle fanciulle meritevoli di essere guidate sulla retta via; le più al rischio di cadere nel precipizio a causa della povertà e per altre regioni per cui erano coinvolte. Si è intrattenuto sulle tappe storiche del Santo, come, ad esempio, la dimora presso l’ Eremo di San Rocco ad Alberona. Ha mostrato una ricca documentazione, frutto della sua attenta ricerca sulla vita del Fasani. Con dovizia di particolari, ha ricordato le tappe tra il 1746 e 1756 che portarono, ad appena quattro anni dalla sua scomparsa, ad aprire il processo di canonizzazione, per i molti prodigi operati. Come ha detto Padre Andrej, tuttora non mancano segni prodigiosi che fanno ritenere che il Santo è sempre vicino alla sua gente, a noi.
Una particolare attenzione da parte dei presenti è stato il tema dell'attualità del pensiero pedagogico del Fasani, quando Don Gaetano ha brillantemente messo in risalto, il parallelismo tra il messaggio educativo di San Francesco d'Assisi, di San F.A. Fasani, con quello del contemporaneo Servo di Dio, Don Tonino Bello. Un Santo il Nostro che per la sua formazione avrebbe dovuto essere un teorico, era invece un pragmatico, un uomo di azione.
La conferenza, seguita con entusiasmo, si è conclusa con la presentazione di un bel dipinto del maestro Gino Valeno , raffigurante il Santo ai piedi della Vergine Maria, donato al Santuario dal sodalizio UNITRE.

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