Il Direttore sanitario Miscio "scappa" dal Lastaria
Il Commissario straordinario del Policlinico Riuniti di Foggia, già precedentemente Direttore generale, Giuseppe Pasqualone, ha riconfermato il dottor Leonardo Miscio quale Direttore sanitario della struttura foggiana, di cui l'ospedale "Francesco Lastaria" di Lucera è parte integrante.
Da quanto ci viene raccontato dal signor Antonio Russo, malato oncologico, e noto per le sue giuste rivendicazioni a nome di tanti malati oncologici (ricordiamo che è stato per anni un referente dell'associazione dei Diritti del malato), ieri 30 aprile viene a conoscenza di una visita al Lastaria del dottor Miscio, il quale, pare, era in visita per verificare alcune situazioni del nosocomio lucerino, in un primo momento non riconoscendo il sig. Russo, che si era avvicinato per salutarlo, viene invitato a salire al terzo piano dov'è posizionato il reparto di oncologia, guidato dall'ottimo dottor Maurizio di Bisceglie. Il Miscio inizialmente aderisce, anzi, sempre secondo il racconto del Russo, il Direttore sanitario aveva risposto che era in programma la visita all'oncologia, ma si ravvede, evidentemente, perchè qualcuno gli aveva ricordato chi fosse il signor Russo e allora cosa fa, "scappa".
"Questa mattina alle ore 11,30, avevo chiesto al direttore sanitario del Policlinico di Foggia venuto a Lucera, informato della sua presenza mi sono recato al Lastaria, per invitarlo a salire nel reparto di oncologia, visto che mancano i medici nel reparto, inoltre ricordo che io e un mese e mezzo che non faccio terapia immunologia, infatti si vede il suo comportamento da dirigente".
Queste le parole del signor Antonio Russo, sempre più disperato, come centinaia di malati oncologici che si recano al Lastaria provenienti, non solo dalla provincia di Foggia, ma anche dalle provincie limitrofe, e che vede ridimensionarsi per la carenze di personale medico e non solo.
Certo, vero che mancano i medici, ma bisogna segnalare che chi di dovere scappa anche per dare una parola di conforto a chi ne avrebbe bisogno, non è deontologicamente ammissibile.
Ci piace ricordare che "I medici giurano sul Giuramento di Ippocrate, un testo antico che contiene i principi etici e deontologici della professione medica. Questo giuramento, attribuito al medico greco Ippocrate, viene pronunciato dai medici prima di iniziare la pratica medica e impegna a rispettare la vita, la dignità del malato e a prestare il proprio aiuto con diligenza e perizia".
La politica, purtroppo, sempre più spesso si nasconde sulla carenza dei medici e degli errori passati nella programmazione universitaria, e più grave è di quei politicanti che utilizzano il dolore degli altri per soli fini ELETTORALI e qui ne abbiamo di esempi.
Un detto antico lucerino e non solo dice, lo scriviamo in italiano per renderlo più chiaro a tutti, MALE A CHI CAPITA QUALCOSA. Un detto applicabile a tante situazioni, ed oggi lo utilizziamo in sanità.
Antonio Russo continuerà nelle sue battaglie anche legali, ma non basta, perchè bisognerebbe fare quadrato intorno a queste gravi situazioni, e non servono proclami, dell' "io farò, io ci sarò, io ci sono", sono solo belle parole, anzi promesse che lasciano il tempo che trovano.
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