Viale Castello ritorna fruibile alla città.
Domenica 15 giugno è stato ufficialmente riaperto al pubblico viale Castello e riattivata anche la fontana che è alle spalle della statua di Augusto. L'evento si è svolto davanti alla villa comunale e ha visto i saluti e gli interventi del sindaco Giuseppe Pitta, dall'assessora ai lavori pubblici, Daniela Pagliara, Stefania Paradiso direttore dei lavori e dall’archeologa Anna Castellaneta.
Il progetto di riqualificazione, costato circa 1,4 milioni di euro, sin dall'inizio dei lavori ha incontrato alcune difficoltà lungo il percorso, tra cui la mancanza iniziale di risorse destinate alla sua realizzazione.
Il viale collega la villa comunale alla fortezza.
Di seguito l' intervento del direttore dei lavori che spiega tutto l'intervento
Buonasera a tutti,
è per me un onore essere qui oggi in occasione dell’inaugurazione dell’intervento di riqualificazione architettonica e ambientale di Viale Castello, uno dei luoghi più suggestivi e identitari della nostra città.
Il progetto ha interessato la ridefinizione complessiva degli spazi pubblici, con particolare attenzione alla qualità dei percorsi pedonali e ciclabili, in linea con una visione di mobilità dolce, sostenibile e inclusiva.
Pur nel rispetto dell’impostazione originaria del progetto esecutivo, il lavoro ha previsto alcuni adeguamenti che hanno migliorato la funzionalità e la fruibilità del viale, senza mai snaturarne l’essenza. In particolare, sono stati confermati e valorizzati i tre percorsi principali: quello pedonale, quello ciclabile e il percorso vita, ciascuno integrato armoniosamente nel contesto naturale e urbano.
Elemento centrale dell’intervento è il nuovo camminamento pedonale panoramico che si snoda lungo il margine del versante collinare, connettendo la Villa Comunale al piazzale della Fortezza Svevo-Angioina. Un vero e proprio belvedere urbano, caratterizzato da tratti lineari che accompagnano dolcemente i dislivelli del terreno, punteggiato da tre slarghi pensati come spazi di sosta, incontro e contemplazione. Da qui è possibile ammirare scorci unici.
L’intervento ha inoltre previsto importanti opere di consolidamento del versante, realizzate con tecniche di ingegneria ambientale, come le terre rinforzate con paramento inclinato, che ospitano a metà quota il percorso vita.
Tutti i camminamenti sono stati realizzati in pietra di Apricena, un materiale che si integra perfettamente con il paesaggio storico, come indicato dalla Soprintendenza. A questo si aggiungono il nuovo impianto di illuminazione, l’inserimento di nuove alberature e il rifacimento completo del sistema di smaltimento delle acque meteoriche.
Possiamo affermare con soddisfazione che l’intervento ha raggiunto i suoi obiettivi principali:
⁃ valorizzare l’identità storica e visiva del luogo
⁃ restituire alla comunità uno spazio accessibile, sicuro e di grande pregio
⁃ rispettare la morfologia esistente,
⁃ preservare i vincoli paesaggistici e architettonici,
Ringrazio
l’Amministrazione Comunale, i Responsabili del Procedimento, l’assessore Daniela Pagliara che con passione e determinazione ha seguito costantemente i lavori;
i progettisti ed il capogruppo arch. Amedeo Ieluzzi;
i miei colleghi Flora La Cava, Lina Casiero e Nicola Di Pierno;
il collaudatore arch. Salvatore Carbonara;
l’impresa esecutrice, il direttore tecnico e tutti gli operatori;
l’archeologa Anna Castellaneta e la ditta Ares per la passione con cui hanno condotto la sorveglianza agli scavi, alle evidenze archeologiche e al ritrovamento della sepoltura.