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Sanità       Pubblicata il
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Piano di riordino ospedaliero: il consiglio comunale laertino vota all’unanimità


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Piano di riordino ospedaliero: il consiglio comunale laertino vota all’unanimità

Approvato il documento politico emanato dal consiglio inter-comunale tenutosi a Castellaneta lo scorso 23 febbraio alla presenza dei sindaci del versante occidentale della provincia di Taranto. Documento firmato all’unanimità anche dal Consiglio comunale di Laterza e accolto dal sindaco Gianfranco Lopane, in prima fila nella battaglia contro il piano di riordino ospedaliero.
Il documento politico approvato sostiene la causa del potenziamento dell’Ospedale di Castellaneta, in contrasto con la paventata decisione del governatore della regione Puglia, Michele Emiliano che, sottostando al decreto n. 70 del 2 aprile 2015 del Ministero della Salute “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, prevede la soppressione di alcuni reparti e tra questi i reparti di ostetricia/ginecologia e oncologia.
Il decreto pone in essere una distinzione tra strutture ospedaliere di base, con utenti tra 80.000 e 150.000 abitanti; di primo livello, con utenza tra i 150.000 e i 300.000 abitanti e di secondo livello tra 600.000 e 1.2.000.000. In base al bacino di utenza maggiore o minore ne deriva una rimodulazione dei reparti. Nello specifico, l’ospedale di Castellaneta, sarebbe un ospedale di base.
Dal consiglio comunale laertino è emersa la volontà unanime di opporsi al provvedimento e di rivedere la classificazione del nosocomio di Castellaneta da “base” a “ primo livello”.
Sono stati evidenziati alcuni motivi oggettivi in base ai quali il bacino di utenza può essere considerato molto più vasto, perché il territorio comprende comuni che in lunghi periodi dell’anno raggiungono livelli di popolazione molto elevati con i centri balneari (Ginosa Marina, Castellaneta Marina) e che hanno un’estensione territoriale molto vasta che li rende distanti dalle strutture che dovrebbero restare aperte (Taranto, Martina Franca.)
L’intero consiglio ha riconosciuto la necessità di sostenere la causa di un ospedale che dispone di professionalità e potenzialità per diventare di Primo Livello.

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