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Elena Gentile: infrastrutture e piano per gli investimenti europeo.


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Elena Gentile: infrastrutture e piano per gli investimenti europeo.

L’unica vera industria possibile per il nostro territorio è l’agricoltura irrigua, da considerare in un contesto di filiera e supportare con l’attuazione di un progetto infrastrutturale a largo respiro. Con questa premessa l’eurodeputata Elena Gentile, vicepresidente dell’intergruppo Parlamentare Economia Sociale e membro della commissione Lavoro e politiche sociali e commissione Ambiente, sanità e sicurezza alimentare, ha dato avvio questa mattina al suo colloquio con i vertici del Consorzio per la bonifica della Capitanata. Un incontro per riaffermare ruoli e competenze del Consorzio ma anche per evidenziare criticità ed ostacoli nell’esecuzione delle opere programmate per la difesa del territorio e l’irrigazione, fondamentali per un’agricoltura competitiva quale fattore determinante per l’economia. Il Consorzio, sostiene il Presidente De Filippo, ha sviluppato progettualità a breve e lungo termine per poter trasmettere alle future generazioni un livello infrastrutturale adeguato agli standard di innovazione attesi. Allo stato attuale monitora costantemente il territorio compreso nel perimetro di bonifica con un’attività di manutenzione efficace, controlla il delicato equilibrio idraulico e gestisce le infrastrutture di raccolta e una rete di distribuzione irrigua di circa 6000 Km. Attenzione al territorio con un efficace difesa idrogeologica e completamento degli schemi idrici, sono i due obiettivi principali del Consorzio, ma è necessario che vengano finanziati i relativi progetti prima di affrontare le emergenze.
La realizzazione dell’invaso di Piano dei Limiti, riferisce l’ing. Raffaele Fattibene Direttore dell’area Ingegneria, è senz’altro uno degli interventi prioritari richiesti dal Consorzio principalmente per incrementare la riserva idrica destinata all’agricoltura che nel tempo è stata erosa da altre esigenze. Infatti, della capacità di Occhito di 240 milioni di mc, annualmente viene destinato al potabile un volume di 60 milioni di mc che sarà presto portato ad 80 milioni ed inoltre, per ragioni che riguardano la mancata sistemazione dell’alveo del Fortore, la Regione Puglia impone un “Piano di laminazione delle piene” che mantiene il livello dell’invaso a 192 metri s.l.m., al di sotto del massimo invaso, con un deficit di ulteriori 40 milioni di mc. di risorsa idrica.
Il Vice Presidente Raffaele Carrabba, sottolinea che la costruzione dell’invaso è altresì fondamentale per dar modo di ispezionare e manutenere la galleria di derivazione Occhito- Finocchito allo stato non effettuabili per la necessità di tener in funzione permanentemente l’approvvigionamento potabile. L’invaso, peraltro, rappresenta una possibilità ulteriore di laminare le piene a valle della diga di Occhito ed evitare allagamenti delle strutture ed una preziosa riserva idrica utile per estendere l’irrigazione ad ulteriori superfici già attrezzate .Un attenzione particolare va rivolta anche alla diga di Palazzo d’Ascoli sul torrente Carapellotto con le traverse sui torrenti Carapelle e Cervaro, della capacità di 66 milioni di mc di acqua - anch’essa prevista negli schemi idrici programmati - che consentirebbe di rendere irrigabili altri 25.000 ettari del Tavoliere meridionale.Il Direttore Generale Francesco Santoro si è soffermato invece sulle lungaggini procedurali per l’emissione dei decreti di concessione di progetti, già finanziati nell’ambito del Programma Irriguo Nazionale con una delibera CIPE del 2014, ancora al vaglio degli uffici istruttori. L’On Elena Gentile, nel riaffermare l’importanza strategica delle opere segnalate, ha indicato la possibilità di utilizzare per tali infrastrutture le risorse della Banca Europea per gli Investimenti nel percorso del Piano Junker, sulla scia dell’ottima performance dell’Italia, seconda nella classifica dei Paesi beneficiari.Inoltre, in relazione a quanto rappresentato, si farà portavoce delle istanze del territorio presso i Ministeri competenti ed a livello europeo nell’ambito del Piano Junker che è stato rifinanziato anche per il 2017.

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